In breve:

Emergenza bullismo

Bullismo

di Antonino Schilirò.
Il nulla del loro presente, la noia che li pervade, spinge alcuni ragazzi alla violenza gratuita, carica di sadismo, contro persone inermi. Urge la presenza dell’adulto che media, aiuta a rielaborare e indirizza.
Le parole hanno ancora un senso per raccontare cosa accade nella mente di chi perseguita, aggredisce e maltratta un suo pari e cosa viene violata, frantumata e silenziata, nella psiche di chi subisce.
Il bullismo, nelle sue varie manifestazioni, comprese quelle attuate sul web, è oppressione psicologica e/o fisica, violazione dell’identità personale, pervasiva, sistematica, ripetuta nel tempo, perpetuata da una o più persone, nei confronti di un’altra, individuata come indifesa. Il bullo mira prepotentemente e persistentemente a fare del male, ad annullare e a sottomettere la vittima prescelta.
In generale, vengono perseguitati ragazzi introversi, fragili, con bassa autostima delle proprie competenze e delle proprie risorse, ulteriormente svalutati e confermati nella loro convinzione, dalle continue prevaricazioni subite; spesso però i ragazzi presi di mira sono brillanti, motivati ed esprimono talenti e interessi in più campi; non parlano con nessuno, assumendosene le colpe, delle prepotenze subite, per vergogna o per paura di una recrudescenza delle persecuzioni. Le conseguenze psicologiche degli eventi traumatici subiti, nell’immediato possono attivare comportamenti di abbandono scolastico, ritiro sociale, condotte autolesive, disturbi alimentari, ideazioni suicidarie, a volte con passaggi all’atto; in età adulta possono determinare depressione, fobie sociali, somatizzazioni d’ansia, disadattamento socio-affettivo.
Che fare?

(Continua…)

Puoi leggere l’articolo integrale su L’Ogliastra, periodico in abbonamento della Diocesi di Lanusei.

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