In breve:

La stazione di Sara e Silverio: il mare in un panino

Stazione del pescatore

di Fabiana Carta.

Il progetto imprenditoriale di Sara e Silverio, due giovani ogliastrini che nel 2019 hanno aperto un chiosco con furgone dedicato totalmente al pesce in tutte le sue varianti. La bontà dei prodotti proposti ha permesso – a febbraio – di trasferirsi in un locale e ampliare l’offerta

La nuova attività è partita solo da qualche anno, ma possono vantare il primo posto su TripAdvisor – il sito Internet di recensioni più famoso – sia nella classifica “ristoranti” a Tortolì, sia nella sezione “pesce”, dove hanno sbaragliato tutta la Sardegna. Oltre a queste due grandi soddisfazioni, nel 2021 hanno ricevuto l’importante premio che si chiama Travelers’ Choice, assegnato sempre dallo stesso TripAdvisor alle migliori strutture e ristoranti nel mondo, in base ai consigli, recensioni e i racconti dei viaggiatori.

Loro sono Sara Lai, 27 anni, e Silverio Romano di 31, due giovani ragazzi ogliastrini sulla bocca di tutti – è proprio il caso di dirlo – per la bontà della cucina di mare che propongono. «Entrambi proveniamo da mondi diversi – racconta Sara –, io ho una laurea magistrale in Scienze motorie, ambito nel quale non ho mai trovato grosse opportunità di lavoro, e il mio compagno ha un diploma tecnico industriale, fino a pochi anni fa progettava impianti elettrici da libero professionista».

Come sono arrivati alla cucina? Silverio proviene da una famiglia di pescatori di Arbatax, la quale per un periodo ha avuto una gastronomia, questo significa che il mare e gli abitanti dei suoi fondali sono sempre stati di casa; mentre Sara dall’età di 16 anni ha racimolato esperienze nei bar. A unirli c’è la passione per la cucina, il piacere di fare un lavoro a stretto contatto con il pubblico e la volontà di provare a reinventarsi, costruire qualcosa insieme.

Nel 2017 Silverio si fa tentare da un bellissimo corso di cucina all’Italian Chef Cooking School, nella sede di Cagliari, guidato dallo chef di origini campane Giuseppe Falanga: «Durante il corso il mio compagno ha collaborato con chef stellati di importanza mondiale, come Mauro Pisani, Felice Lo Basso e Luca Marchini, ha potuto imparare svariate tipologie di cucina e le sue varietà regionali», ricorda Sara.

Al suo rientro in Ogliastra ha lavorato per circa un anno in un ristorante locale, poi insieme hanno deciso di aprire un’attività tutta loro. Correva l’anno 2019. «La Stazione del Pescatore nasce dall’idea di proporre un prodotto di pesce vario e di ottima qualità, da poter gustare al tavolo e, soprattutto, da portare a casa – spiegano –. A Tortolì un furgone che offre unicamente pesce non si era ancora visto». Una proposta nuova che ha incuriosito subito i palati ogliastrini, abituati al classico panino con la fettina o la salsiccia. Lo street food, per dirlo alla moda, permette di mettersi in gioco con un investimento più modesto rispetto al classico ristorante, ma allo stesso tempo permette di offrire prodotti eccellenti, freschi, accattivanti, presentati in modo innovativo. «Per quanto ci è possibile ci forniamo dai pescatori locali, integrando con pesce quasi esclusivamente pescato nel Mediterraneo, perché ci fa piacere rispettare i nostri sapori. All’inizio è stato un po’ difficile, proporre dei panini con il pesce era una novità per la nostra zona. Poi abbiamo ingranato, soprattutto con i turisti che frequentano l’Ogliastra, in particolare della zona di Cagliari, più abituati al cibo innovativo o anche all’idea di prendere del pesce da asporto, come una porzione di calamari fritti da mangiare a casa», spiega Sara. Il furgoncino di Sara e Silverio diventa una vera e propria esperienza culinaria, si vocifera che il panino con la seppia arrosto e il guanciale sia qualcosa di strepitoso, da far venire l’acquolina in bocca solo a pensarci.

Nel 2020, con l’arrivo della pandemia e delle restrizioni, i ristoranti hanno dovuto organizzare le consegne dei prodotti a domicilio: «Abbiamo preparato un laboratorio dove poter fare tutte le preparazioni per le consegne – raccontano – ed essere pronti ad affrontare il lavoro con tutte le regole imposte dal Governo, in precedenza riuscivamo a farle direttamente sul furgone perché erano di un numero facilmente gestibile». E così, armati di buona volontà, sono sopravvissuti più che bene ai mesi più neri. Le numerose e bellissime recensioni su Tripadvisor hanno fatto il miracolo, oggi tutti consultano Internet prima di scegliere dove andare a mangiare: boom di turisti e una valanga di richieste, così tante da spingerli a pensare più in grande. «L’aumento della clientela e le richieste di lavorare anche la sera ci hanno spinto a vendere il furgone e decidere di trasferirci in un locale, mantenendo la formula precedente. Nessun servizio al tavolo, il cliente può servirsi in autonomia, e consegne a domicilio grazie a un fornetto che mantiene la temperatura a 80 gradi, siamo gli unici ad averlo in Sardegna», racconta Sara. Il locale, inaugurato lo scorso 23 febbraio, si trova molto vicino a dove stava il furgone, un punto di passaggio facilmente raggiungibile da tutti, soprattutto da chi rientra nei paesi limitrofi o da chi va di corsa e non può perdere tempo nel traffico del centro.

Nei pensieri futuri c’è l’idea di aprire nuovi punti vendita e il desiderio di ampliare il servizio a domicilio anche per i paesi di montagna, più lontani. Trasportare un prodotto delicato come il pesce non è semplice e alcuni prodotti sono buoni se gustati subito, come i calamari fritti, «vorremmo trovare un modo per non perdere la croccantezza».

Nella gioia per la nuova avventura e l’emozione di poter tornare lentamente alla normalità, come tutti si augurano una bella stagione con turisti e tanti clienti locali. Grinta, voglia di mettersi in gioco, cibo sublime: questo è il sogno di Sara e Silverio, al sapore di mare.

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