In breve:

Pensieri e Parole

notte-prima-degli-esami

Com’è profondo il mare

di Claudia Carta.
Se iniziassi dicendo: «Ai miei tempi…» sarebbe certo deleterio e mi attirerei sopra l’ira funesta dei crociati ostili al si è sempre fatto così. Per carità. Dico allora semplicemente che ho conosciuto maestre, professori, docenti che prima di

Gaza

Follie

di Claudia Carta.
«È da oltre un anno che io faccio la guerra, un po’ su tutti i fronti, e finora non ho visto in faccia un solo austriaco. Eppure ci uccidiamo a vicenda, tutti i giorni. Uccidersi senza conoscersi, senza neppure

Le Madri Costituenti

Vigilare

di Claudia Carta.
Voglio respirare pienamente con voi ogni parola di Piero Calamandrei e riempirmi l’anima. Non avremo un’altra vita per pensarci. Ma qui e ora siamo chiamati a rispondere Presente. Perché «Non è affar mio» è già l’inizio della fine.

La Madre dell Ucciso

Le madri

di Claudia Carta.
La morte di un figlio. Niente di più innaturale. Una madre svegliata nel sonno. Scopre, sente. Lo strazio di un pezzo di carne strappato dal suo corpo. E tutto ciò che è sempre stato non è più.
Un urlo. Quello del dolore. Novella Pietà di madre che spera ancora per un attimo di tenere tra le braccia un bambino ormai uomo. Quello che vorrebbe spezzare silenzi e abbattere muri, infrangere meschinità e dissolvere paure, svelare moventi e richiamare dignità.

Cristicchi

Amore disse a fragilità: «Dammi la mano»

di Claudia Carta.
Che tutti cantino Sanremo non ha importanza. Né tanto meno è produttivo disquisire su gusti e preferenze musicali di ciascuno. Vero è che la kermesse della Città dei fiori riesce sempre a far parlare di sé, spesso più per tutto il contorno che non per i testi in gara, ma tant’è.
Volenti o nolenti, al di là delle note coinvolgenti, vibranti, dei tormentoni o delle ormai settantacinquenni rime della canzone italiana, quando un pezzo vero arriva sul palco si sente, si fa ascoltare e sa arrivare. Ed

cambiamento

The wind of change

di Claudia Carta.
Il vento del cambiamento. Le note di un brano celebre degli Scorpions – terzo singolo del loro undicesimo album, Crazy World, uscito il 6 novembre del 1990 – se da un lato mi fanno tornare