In breve:

Parole di parità. La video inchiesta di Voltalacarta

Donne

di Francesco Manca.

Nove anni dopo Voci di un verbo plurale, l’associazione Voltalacarta ritorna a interrogare studenti e studentesse sui temi della parità, delle discriminazioni e della violenza di genere. Lo fa con una nuova video inchiesta, intitolata Parole di parità, realizzata con il contributo di Fondazione di Sardegna, che ha coinvolto 62 alunne e alunni di cinque scuole medie facenti capo a tre diversi istituti comprensivi: l’I.C. Grazia Deledda di Ilbono, con anche il plesso di Arzana, l’I.C. di Lanusei, che comprende anche Villagrande Strisaili, e l’istituto comprensivo di Jerzu.

Un lavoro che ha impegnato l’associazione per oltre sei mesi, dalla fase preparatoria a quella realizzativa con le interviste ad alunne e alunni, per arrivare al lungo lavoro di montaggio, postproduzione e promozione, anche attraverso il nuovissimo sito internet: www.voltalacarta.eu.

«Con questo lavoro abbiamo voluto dare un seguito a quello realizzato nel 2016 negli istituti superiori ogliastrini e al progetto realizzato due anni fa con la consigliera di parità della Provincia di Nuoro, entrambi rivolti agli istituti superiori di secondo grado – spiega la presidente Loredana Rosa –. Ci interessava capire come viene percepito l’argomento “pari opportunità” da una fascia di età più giovane, ma anche vedere come è cambiata, dopo nove anni, l’attenzione verso le tematiche di genere, soprattutto alla luce della grande eco mediatica suscitata da tragici episodi di cronaca che coinvolgono anche gli adolescenti».

Ciò che è emerso è stato molto interessante: «Se da un lato c’è più attenzione e consapevolezza rispetto a nove anni fa, anche in considerazione dell’età più giovane considerata in questa nuova inchiesta, dall’altro manca ancora una sufficiente conoscenza degli strumenti di contrasto alla violenza», continua Rosa.

Parole di parità sarà presentato a novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne. Sarà la prima tappa di un viaggio che ci si augura lungo e fruttuoso.

«In seguito, contiamo di presentarlo sia nelle scuole, sia attraverso progetti mirati che coinvolgano a vario titolo la cittadinanza», conclude Loredana Rosa.

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