In breve:

Forte, determinata e coraggiosa: il Dna dell’Azione Cattolica ogliastrina

AC

di Giusy Mameli.

In vista della assemblea per il rinnovo del consiglio diocesano, una rappresentanza dei consigli parrocchiali di Azione Cattolica si è ritrovata il 12 gennaio scorso nella parrocchia Sant’Andrea in Tortolì per ricordare le figure che hanno scritto pagine indelebili della storia associativa ogliastrina

Ricordo e testimonianza. Un clima di familiarità e condivisione, sotto la guida del Presidente Enrico Congiu, e dei tre relatori, a loro volta presidenti diocesani nel corso degli anni.
Tonino Loddo ha riportato tutti indietro nel tempo, attraverso il vissuto di chi aveva testimoniato un forte impegno ecclesiale. Nel ricordare quanto già descritto nel volume Il movimento cattolico in Ogliastra 1872-1969, ha delineato la figura di Antonio Giua, ex allievo di Don Bosco che si dedicò alla promozione degli ideali cattolici. Grazie all’incoraggiamento di Mons. Virgilio, Giua poté superare alcune vicende poco chiare emerse nella Curia Cagliaritana del tempo.
Pioniere dell’Azione Cattolica sono state Agostina Demuro, Maria Gregorio, Maria Luisa Giua, Amalia Usai: sempre instancabili nonostante grandi difficoltà (basti pensare alla mancanza di mezzi di trasporto e comunicazione). Sull’onda dell’entusiasmo di Armida Barelli e persuase da Mons. Basoli, non si sono scoraggiate: oggi il servizio di apostolato continua anche grazie a loro.
Annamaria Piga e Giulia Aresu hanno ripercorso momenti di vita ecclesiale vissuta tra fede ed entusiasmo per le innovazioni post-conciliari. Talvolta si faticava a fare emergere l’autonomia laicale rispetto al clero, ma grazie al sostegno dei vescovi Basoli e Delogu – convinti sostenitori dell’Azione Cattolica per lo slancio apostolico e la sintonia con la Chiesa rinnovata dal Concilio – il cammino di innovazione e rinascita è potuto proseguire. Sono stati ricordati vari soci che diedero un’impronta decisiva, anche sul piano culturale e di virtù cristiana (ad es. i coniugi Spano-De Zolt).
Mons. Piseddu ha rinnovato la fiducia nell’Azione Cattolica, riconoscendone l’autonomia e valorizzandone il servizio apostolico.
Giulia in particolare ha ricordato Paola Staffa, prima Presidente sotto il nuovo statuto della scelta religiosa promosso da Vittorio Bachelet. Le avventure vissute, le parrocchie sostenute costantemente, le difficoltà e delusioni perché non tutti i parroci accoglievano a braccia aperte l’opera di promozione laicale. Ancora, il rimpianto per la dedizione totale di Paola, la mitezza e disponibilità, la testimonianza degli ultimi anni con la salute irrimediabilmente compromessa. Senza dimenticare l’oasi di Bau Mela: luogo della memoria e dell’impegno, insostituibile tappa di formazione secondo una rinnovata spiritualità.
Marinella Demurtas, nella sua qualità di segretaria del primo consiglio diocesano col nuovo statuto, ha testimoniato l’entusiasmo e l’incoraggiamento per il futuro, mentre don Giovanni Piroddi, in qualità di assistente adulti di Ac, ha ricordato gli assistenti (Don Ligas e Don Demurtas per tutti) e le molte vocazioni presbiterali, anche tra le più recenti, frutto del cammino dell’Associazione.
Al pomeriggio sono stati presentati i nuovi presidenti parrocchiali, parte di quella Chiesa accogliente e propositiva che il Papa sempre incoraggia.
Non a caso, la recente notizia dell’incarico del Vescovo Antonello come Presidente della Conferenza Episcopale Sarda è stata una conferma che anche la nostra Chiesa diocesana è una realtà di speranza.

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