In breve:

Ilbono dà voce alle passioni dei ragazzi

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di Valentina Pani.
Vigilia della Domenica delle Palme: si rinnova l’appuntamento con la Giornata diocesana dei Giovani, svoltasi lo scorso 13 aprile a Ilbono. Lo slogan? “La Passione di Gesù converte le nostre passioni tristi”.

La gioia e l’entusiasmo di circa cento giovani provenienti da nove parrocchie della nostra Diocesi hanno trasformato una triste giornata uggiosa in una splendida giornata di condivisione di passioni.
La cronaca dice Ilbono, 13 aprile.
«Eppure Egli si è caricato delle nostre sofferenze; si è addossato i nostri dolori. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità». Le parole del profeta Isaia hanno scandito i momenti della Giornata diocesana dei Giovani, iniziata nel primo pomeriggio della vigilia della Domenica delle Palme, nella parrocchia di San Giovanni Battista, la cui accoglienza è stata davvero calorosa. Così come significativa è stata la riflessione del vescovo Antonello, il quale con le sue parole ci ha riportato allo slogan della giornata: “La Passione di Gesù converte le nostre passioni tristi”. Quella passione che stava proprio lì, davanti ai nostri occhi, al centro della chiesa; una passione vera, vivente, che con le nostre stesse labbra abbiamo sfiorato, quando con un semplice gesto, come un bacio, ci siamo inchinati a onorare Colui che di passione morì per noi.
Viviamo in una società poco stimolante per i giovani, piena di tentazioni e di passioni tristi che ci possono proiettare in un vuoto che inghiotte. Droga, fumo, violenza, alcool: tutte “passioni” che oramai sono diventate quotidianità nei nostri giovani e che il vescovo non si stanca di ricordare.
Un ragionamento che ha successivamente aperto le porte ai lavori di gruppo con i ragazzi, nei quali sono state affrontate tematiche delicate legate a quei desideri tristi che cambiano mente e vita dei giovani.
La domanda, allora, è: come la fede può aiutare in determinate situazioni? Nessuno meglio di Frate Antonio Salinaro poteva darci risposta. Un breve video, accompagnato da un leggero sottofondo musicale, illustra il susseguirsi di numeri e statistiche sconfortanti che riguardano noi giovani: quante cattive abitudini e stili di vita sbagliati, spesso senza nemmeno rendersene conto! Ma cambiare si può. Sempre. È proprio lui, Frate Antonio che con la sua testimonianza ci racconta il suo cambiamento «dalla droga al saio». Sguardi attenti, appassionati, il silenzio cala nell’aula e l’attenzione prende posto nel cuore di chi ascolta. Qualcosa si smuove dentro il cuore di ciascuno di noi. Prendiamo il bagaglio delle emozioni e diamo avvio alle attività. Nella porta di ogni aula abbiamo trovato un grosso cuore a indicarci la strada. Pian piano tutto diventa familiare. «Cos’è per te la passione?» è la domanda che apre la riflessione. Qualche discussione, un po’ di timidezza, la paura di parlare. Ma quella testimonianza ha creato una marea di emozioni che ci permettono di confrontarci tutti. Una riflessione che diventerà comunitaria nel momento in cui ci ritroveremo insieme a esporre i nostri lavori. La preghiera finale e le conclusioni del vescovo chiudono questo emozionante incontro, non senza il momento gioioso della festa, così ben preparata dalla comunità che ci ha accolto. Un piccolo ricordo della giornata sta non solo nel dono che ognuno ha riposto nella propria camera, ma soprattutto in quel bagaglio di pensieri e riflessioni che ci accompagneranno per tutta la vita.

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