In breve:

Welcome to the world

Ragazzi

di Maria Franca Campus e Marinella Pistis.

Ritornano con il mondo in tasca. Appaiono così gli studenti di rientro da un’esperienza di studio e di vita all’estero. Hanno trascorso mesi e mesi lontani da casa, catapultati in una cultura altra, ad ascoltare una lingua il più delle volte incomprensibile all’inizio, in una scuola con regole, spazi e programmi molto diversi dalla propria e, sfida ancora più grande, si ritrovano in una nuova famiglia, a mangiare, dormire, conversare con altri genitori, altri fratelli e sorelle, costretti a rispettare i loro ritmi e condividere i loro spazi. Orari, pasti, tempo libero, contesto sociale differenti. Eppure con punti in comune che diventano la porta d’accesso per inserirsi in quella nuova dimensione. A volte l’avvio passa dallo sport, altre volte dalla musica e, altre volte ancora è amore a prima vista, ci si sente subito a casa.

Un’esperienza a 360 gradi che, se portata avanti fino in fondo, fa diventare lo shock iniziale un incontro che cambia la vita. Perché dopo un anno si diventa bilingue o quasi, si capisce e si accetta la cultura del paese accogliente, si sente di avere una seconda famiglia e veri amici in un’altra parte del mondo. È un’opportunità che richiede risorse, capacità di adattamento, curiosità e voglia di mettersi in gioco, pazienza, umiltà, coraggio e impegno. Ciò che si riceve in cambio non è quantificabile, né immediatamente percepibile in pieno, né dagli altri né da se stessi. Ma di certo, a esperienza conclusa ci si sente cambiati, nuovi. A volte quella sensazione altro non è che consapevolezza, conoscenza di se stessi, scoperta delle proprie inclinazioni, dei propri punti di forza e di debolezza. Perché su quel vasto terreno si ha modo di misurarsi, di cadere e rialzarsi, di sperimentare, crescere e diventare cittadini del mondo.

La mobilità studentesca rientra nel più ampio processo di internazionalizzazione della scuola che finalmente è stata inserita nei PTOF (piani triennali dell’offerta formativa) degli istituti come risposta al crescente interesse da parte degli studenti di acquisire e rafforzare le competenze che il contesto globale in cui vivono richiede.

È riconosciuta dal Ministero dell’istruzione italiano che nel 2013 ha emanato le Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale volte a facilitare le scuole nell’organizzazione di attività finalizzate a sostenere sia gli studenti italiani partecipanti a soggiorni di studio e formazione all’estero, sia gli studenti stranieri ospiti dell’istituto.

Questa forma di mobilità individuale riguarda ragazzi e ragazze che, in Italia, frequentano all’estero il terzo o quarto anno delle scuole superiori di secondo grado.

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