In breve:

Capaci di cambiare il mondo

Giovani

di Claudia Carta.
Lasciateci almeno provare a farlo. Lasciateci il sacrosanto diritto di credere che possiamo riuscirci, rimandando al mittente gli esausti e demotivati “il mondo è così” o “la realtà è questa”.
Ho letto da qualche parte chesiamo ancora giovani fino a quando, davanti a un mondo che non ci piace speriamo di poterlo cambiare. E che, dunque, quando iniziamo a dire “così vanno le cose” e poi ci fermiamo, la giovinezza è finita.

Ora saliranno in cattedra – e storceranno il muso – i realisti, quelli con i piedi per terra, quelli che tu cosa credi di fare? Altri decidono per te o, peggio ancora, quelli del ci sono i poteri forti – che, per carità, nessuno nega in questo intricatissimo (dis)ordine che regge il mondo e le altre cose. Ma non si può chiedere a un cuore giovane di non sognare. Non si può impedire agli occhi dei ragazzi di guardare il cielo, perché nessuno più di loro è capace di volare, rivestendo quelle ali di concretezza, progettualità e materia. Loro sanno quale via percorrere e se non la conoscono ancora, continuano a camminare, sbagliano, tornano indietro e ne intraprendono una nuova, senza smettere mai di cercare.

Guardiamoci. Ora. In questo momento esatto della nostra vita. Siamo giovani o vecchi? Abbiamo sulle labbra il “ma tanto a che serve?” oppure “io ci provo”? Ci siamo ritirati davanti a un ambiente che non ci piace, a una parrocchia che non ci attira più, a una comunità che ci annoia, a un gruppo che non ci coinvolge e ci siamo seduti da un’altra parte, nella nostra sana e solitaria libertà dell’indifferenza? Le risposte sono dentro di noi. E se vogliamo essere quel granello che si unisce a tanti altri formando la terra o quella goccia che insieme a infinite altre come la nostra dà origine al mare, forse è il caso di alzarci e (ri)iniziare il cammino. Ancora una volta.

Due esempi. Il primo. Dal 22 al 24 settembre un migliaio di giovani provenienti da oltre settanta Paesi del mondo incontrerà Papa Francesco per un evento internazionale chiamato “The Economy of Francesco”, avviato nel 2019, che vede come protagonisti economisti e imprenditori di tutto il mondo… sotto i 35 anni! Giovanissimi. L’intento – o se volete il sogno, l’ambizione, il desiderio – è quello di avviare con i giovani e un gruppo qualificato di esperti, «un processo di cambiamento globale affinché l’economia sia più giusta, più inclusiva e sostenibile, senza lasciare indietro nessuno». Respirando la Laudato si’ e la Fratelli tutti. Il secondo. Se già abbiamo sorriso, ancora una volta vecchi e scettici, leggendo tutto questo, proviamo così: «Ieri è passato. Domani non è ancora arrivato. Abbiamo solo oggi: cominciamo», Madre Teresa di Calcutta. Santa.

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