Pensieri e Parole
Grazie, don Piras
di Claudia Carta.
A volte un grazie non basta.
Non basta a raccontare tutto l’amore ricevuto e donato. Non basta a dire la bellezza dei gesti, delle parole, dell’esempio. Non basta nemmeno a ritrovare, nei luoghi e tra la gente, il segno evidente di una presenza costante.
Ma oggi dire grazie nel salutare don Mario – semplicemente donPì per tutti noi che in vent’anni siamo cresciuti con lui – è quanto di più naturale possa sgorgare
Capelli al vento
di Claudia Carta.
Quanto è nero quel velo. Non ha grazia né leggerezza. Non fascia, ma strangola. Nero che si tinge di rosso. Legge che si fa castigo. Morale che si fa boia. E il velo diventa prigione e orrore, sudario e tomba. Dov’è, o donna, il tuo respiro?
Nulla di fatto
di Claudia Carta.
Non so dire esattamente quale sia la parola più adatta a definire il tempo che stiamo vivendo. Forse perché una non basta, o forse perché avrebbe infiniti sinonimi a disegnare un quadro dalle tinte fosche, dove le ombre prevalgono sulle luci.
Capaci di cambiare il mondo
di Claudia Carta.
Lasciateci almeno provare a farlo. Lasciateci il sacrosanto diritto di credere che possiamo riuscirci, rimandando al mittente gli esausti e demotivati “il mondo è così” o “la realtà è questa”.
Ho letto da qualche parte che
Il nostro posto
di Claudia Carta.
Il vero amore è quello che aiuta l’altro a essere libero. Un sussurro di Maria Lai rubato in una vecchia intervista realizzata tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta.
“Il desiderio sconfinato di essere ascoltati”
di Claudia Carta.
Ci sono frasi che restano nel cuore e nella mente, quasi come vivessero di vita propria e respirassero al solo pensiero. Se poi finiscono in un titolo, ancora di più. Cosa significa essere ascoltati?